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Il Castello di Statto

Aggiornamento: 11 gen 2023

Dove si trova

La località di Statto si trova sulla strada che lungo la Val Trebbia congiungeva Piacenza a Genova e dista circa 7 chilometri dal comune di Travo cui essa appartiene.



Il castello

Il castello ha pianta rettangolare con cortile interno e quattro torri cilindriche angolari. Realizzato in sassi e ciottoli del Trebbia, è composto da tre corpi di fabbrica e da una sola cortina muraria, a meridione, modificata alla fine del XVII secolo con l'aggiunta di merli e finestre. La torre angolare di sud-ovest presenta grandi aperture arcuate di tipo rinascimentale. All'interno si possono ammirare saloni affrescati con soggetti paesaggistici e soffitti a cassettoni, un imponente camino con lo stemma dei Caracciolo, la cappella collocata in una torre. Dell'antico oratorio, che era collocato fuori dal recinto murario, rimangono solo ruderi, il crollo, relativamente recente, risale alla seconda metà del secolo scorso.

All'interno, nei grandi saloni, restano interessanti soffitti a cassettoni, pareti affrescate con soggetti paesaggistici, un camino in pietra con lo stemma della famiglia Caracciolo e la cappella ricavata in una torre.

Nei pressi del castello sorge un piccolo agglomerato di costruzioni rurali, case e fienili, mentre in posizione sopraelevata sulla collina, al termine di un piacevole viale alberato, si può osservare la parrocchiale di Sant'Antonio Abate.

Cenni storici

Il castello, menzionato in un atto di compravendita del 1296, fu costruito su un dosso sulla riva sinistra del fiume Trebbia, davanti a Rivergaro, per controllare l'accesso alla valle insieme ai castelli di Rivalta, Montechiaro e Rivergaro, collocati sulla riva opposta. Nel 1323 venne ceduto agli Anguissola.

Statto, attivo centro di resistenza nella lotta per la supremazia comunale, venne occupato dalle milizie della Chiesa nel 1373. Nel 1516, il conte Pier Bernardino Anguissola si impadronì del castello che successivamente fu dei  Caracciolo fino al 1896. Passò quindi alle suore Figlie della carità, per ritornare nel 1926 ad Orazio Anguissola Scotti che lo ristrutturò come dimora estiva.

L'aspetto attuale è da attribuire all'intervento degli Anguissola, che lo risistemarono con caratteristiche riscontrabili in altri castelli di proprietà della famiglia.

Informazioni turistiche

Il castello è adibito ad abitazione privata.


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